Con brani originali di Carla They e un documentario di Martinelli
La scomparsa di Alda Merini ha lasciato un vuoto, nella cultura italiana, del quale solo nel tempo sarà possibile rendersi conto completamente. La grande poetessa amava vivere nell’ombra, e in silenzio se ne è andata, in una giornata che avrebbe dovuto essere di festa, quella di Ognissanti, quando adulti e bambini stavano ancora smaltendo gli eccessi di Halloween. I messaggi di cordoglio delle autorità sono arrivati, i funerali si sono svolti nel Duomo di Milano, ma sulla sua figura di artista e di donna è sceso presto, troppo presto il silenzio. Parma, grazie alla collaborazione tra l’assessorato alla Cultura del Comune e l’istituzione Casa della Musica, è una delle prime città a prendere un’iniziativa per ricordarla. Una serata a lei dedicata – intitolata Ciao, Alda – è infatti in programma oggi, a Palazzo Cusani, con inizio alle ore 21. Il programma, semplice come a lei sarebbe piaciuto, consiste in un reading di alcune sue liriche, con l’intervento di musiche originali composte ed eseguite all’arpa da Carla They, e nella proiezione del documento “Sporca Poesia” realizzato da Giovanni Martinelli in occasione dell’incontro tra Alda Merini e lui, avvenuto nel marzo 1998 a Teatro Due durante il Festival Parma Poesia. Ricorda lo stesso Martinelli: «Alda sedeva annoiata un tardo pomeriggio al tavolino del caffè dove si teneva quel marzo 1998 il Festival Parma Poesia curato da Daniela Rossi, accanto Antonio Ria, critico e allora compagno di Lalla Romano Avvicinatomi con la telecamera le chiesi se era vero che i poeti erano degli egoisti, perché io avevo già avuto a che fare con il mio mezzo con un “divino egoista”(così Vittorio Sereni aveva definito l’amico poeta Attilio Bertolucci). L’approccio risultò perfetto e io potei cominciare il video “Sporca poesia”, diario di una sorta di terzo grado tra un critico ed una poetessa aggressivamente femminile, con intermezzi al pianoforte e reading finale». Le liriche di Alda Merini sono affidate alle voci di Lara Bonvini, Loredana Scianna e Adriano Engelbrecht. E’ significativo che la parte musicale sia incarnata da Carla They, una delle musiciste parmigiane di oggi più note in campo europeo, perché in tutta la sua carriera ha sempre avuto la poesia come fil rouge, come presenza costante delle sue molteplici attività musicali e teatrali. Numerosi sono infetti gli spettacoli originali da lei allestiti in collaborazione con attrici come Alessandra Azimonti, anche lei parmigiana doc, o la reggiana Maria Antonietta Centoducati. Carla They possiede dunque la sensibilità giusta per rivestire di note e di emozione i versi immortali creati da Alda Merini.
INFORMAZIONE DI PARMA martedì 24 novembre 2009 Paolo Borgognone