Toma la sfida poetica e teatrale, si affilano le armi melodiose dei versi e delle note: per il tredicesimo anno si ripropone Ermo Colle il palio estivo delle arti in scena dall’Appennino alla Bassa, dal 30 luglio all’ 11 agosto… Otto i Comuni coinvolti, due gli appuntamenti che vedono in scena i ragazzi, 3 serate fuori concorso, una tavola rotonda per riflettere sul valore oggi dell’arte, degli artisti e della cultura e poi, dal 6 agosto, il via alla sfida, alla competizione tra le 5 compagnie selezionate. «È il teatro che si sposta, che raggiunge luoghi di fascino, spesso nascosti – introduce Silvana Piazza, presidente e anima dell’Associazione Ermo Colle – Abbiamo tenuto fede a questa filosofia che abbiamo scelto fin dall’inizio. Coinvolgere la popolazione, alimentare le relazioni, valorizzare il patrimonio e il tessuto economico sociale dei paesi del parmense, nutrirsi del rapporto con la scuola». L’apertura di questa edizione di Ermo Colle è infatti affidata agli studenti della scuola di Tizzano che presentano all’Arena Sunshine, lo spettacolo «Concerto per corpi e voci. Frammenti di una ricerca sull’essenziale e il superfluo», frutto del laboratorio teatrale, vincitore del Premio nazionale Giorgio Gaber per le nuove generazioni. A questa proposta si collega, in un gemellaggio ideale, l’evento del 1° agosto alla sala del Duca del Collegio dei Nobili di Fontevivo dove alcuni studenti che hanno partecipato ai laboratori a Tizzano saranno i protagonisti della lettura scenica «La poesia mette radici», su testi poetici realizzati dai giovani di Fontevivo, vincitori del Premio letterario Fontelibro. Fuori concorso il 2 agosto David Riondino legge il Decameron a Villa Maria Luigia di Collecchio e a seguire cena boccaccesca con l’accompagnamento musicale di Carla They e il 4 agosto a Roccaferrara le «Tracce armoniche» dagli esercizi spirituali di David Maria Turoldo. «Ermo Colle è una proposta che non si esaurisce in un luogo – ha salutato l’Assessore Marcella Saccani – ma disegna una traccia di emozioni nella geografia del territorio, che le singole amministrazioni locali hanno saputo cogliere e a cui hanno scelto di aderire». Per la prima volta, quest’anno, Ermo Colle non ha suggerito un tema intorno a cui cimentarsi, ma piuttosto un contesto di riflessione. «Sarà una tavola rotonda ad aprire idealmente il Palio – ha detto il coordinatore artistico Adriano Engelbrecht – in cui interrogheremo le compagnie, gli artisti, le istituzioni, il pubblico sul patrimonio che la cultura crea e che lascia in eredità». La preoccupazione e l’incertezza hanno caratterizzato la programmazione di questa edizione del Palio toccata, come molte altre realtà dal taglio dei contributi pubblici. «Ribadiamo il nostro intervento per l’arte e la cultura – ha affermato con decisione Roberto Delsignore presidente di Fondazione Monte Parma – consapevoli della portata e della qualità del lavoro che sottendono. Un vero patrimonio per la nostra comunità».
GAZZETTA DI PARMA martedì 29 luglio 2014 Mariagrazia Manghi